Cabalà è una parola ebraica


Viene dalla radice Quf - Beit - Lamed,
  קבל
 e andrebbe traslitterata così: Qabbalah.

        Il nostro sito è tutto in italiano, ed abbiamo preferito chiamarla con la semplice parola Cabalà, la più vicina al suono che viene pronunciato oggi quando la si nomina in ebraico. 

       Cabalà significa “ricevuta”. È sempre stata una tradizione trasmessa direttamente da maestro a discepolo, e non la si può apprendere solo da libri e da pubblicazioni. Nel contempo, anche lo studio diretto dei testi sacri e dei loro commentari è fondamentale per procedere lungo la Via.

        La Cabalà cerca il contato diretto col Divino, sia con l’Unità assoluta della Sua Interiorità che con la Molteplicità delle forme e dei Nomi coi quali il Divino si rivela. La vera Cabalà cerca anche il contatto con l’Essenza Divina (Atzmut) oltre tutto ciò.

          In che modo la Cabalà persegue un traguardo così nobile ed elevato? Nel linguaggio del Pentateuco, il significato del termine “qabbalah non è “ricevere” ma “essere parallelo” (maqbil). La Cabalà cerca i legami profondi tra ogni esistenza creata e il suo Creatore. Contemplando la rete sottile di corrispondenze che ricama l’intera creazione, l’anima viene accolta nella stessa beatitudine che è la materia prima di ogni cosa che esiste. Dal macro al microcosmo, la Cabalà permette di scorgere il Filo Scarlatto, il trait d’union che unifica ogni singolo essere dell’universo, dentro di se e fuori di se. 

      La Cabalà è una tradizione di insegnamenti mistici, iniziata almeno tremila anni fa coi Patriarchi, poi con Mosè e continuata dai Profeti di Israele. Si basa sul riconoscimento e sull’interazione di Trentadue Elementi base, i 32 Sentieri della Sapienza: Dieci Sefirot e Ventidue lettere dell’alfabeto ebraico. Nel loro insieme è nascosto un 33° elemento, la misteriosa Da'at, la Conoscenza Unificante.

          I percorsi e gli scambi tra queste entità si estendono in un campo d’insieme composto da quattro Mondi, cinque livelli dell’Anima, e dodici Partzufim o “Personificazioni”. Su tutto ciò vigilano i principali Nomi di Dio, in particolare il Tetragamma, Shem Havaià barukh Hu.

in ultima analisi, la parola italiana che meglio traduce e spiega il termine "cabalà" è "cablaggio". La Cabalà è il cablaggio che interconnette D-o, l'anima e il corpo, l'essere umano e l'inverso dell'enormemente grande e dell'enormemente piccolo.

logo Web Design