Il Maestro della doppia Tet



Metatron, la danza tra due Tet

   Il dottor Tempo ora lascia il posto al misterioso Maestro di Luz, che con la sua doppia Tet come bastone di comando, sorride agli spiriti inquieti  che temono il futuro, mostra il suo    9+9 = 18, il Chai, l'essenza della forza vitale. Chai   חי   è un termine che può venir compreso come: il  recinto di protezione  ח (Cheit) che nasconde il Seme Divino  י (Yud).

           C
on un canto melodioso quando sottile e silenzioso, il Maestro di Luz  ci domanda:

"Chi di voi ha paura del tempo e chi invece è disposto a farsi trasportare dai fluidi del futuro, a lasciarsi                                                                                  modellare dallo Sconosciuto?"

           Il Tempo ha un aspetto terapeutico sui drammi e sui traumi della vita, a patto che ci si lasci istruire sui perchè certi eventi si siano verificati. Non è mai una ricerca di causa-effetto, logica e razionale, bensì si tratta di intuire la sincronicità tra fatti esterni e stati d’animo interiori.  In poche parole, se ogni piccolo fenomeno della vita viene ad insegnarci qualcosa, ciò sarà ancora più vero nel caso di eventi macroscopici, unici, drammatici e pericolosi, D-o non voglia. Più intenso è l’evento, maggiore sarà l’esigenza e l’urgenza del cambiamento da apportare al proprio carattere, al proprio modo di interpretare la vita e i nostri rapporti con gli altri.


             Se non si riesce a mutare nel profondo, il dottor Tempo sarà soltanto un analgesico, ma non toccherà il problema alla radice. Ed ecco che per ovviare a questo limite, dalla scuola del Tempo si passa a quella del Principe del Volto, il grande Maestro ed Iniziatore: il MATAT, il Mem Tet Tet, il cui nome intero è  METATRON   מטטרון


        Seduto in לוז  Luz, la Città eterna, uno dei due poli della Gerusalemme celeste, Metatron è ben di più di quanto il suo aspetto temibile suggerisca. E’ una presenza altamente misericordiosa, è un vero taumaturgo e guaritore. La persona traumatizzata teme il ripetersi dell’evento, o peggio. Ma il Principe Superno sorride e la fa voltare verso il futuro, verso la possibilità concreta e tangible di capovolgere la pena in piacere.


       METATRON מטטרון   tiene in mano un complesso simbolo di comando e di insegnamento: una doppia Tet. Quella che abbiamo disegnato sopra ha due sole dimensioni, mentre quella vera ne possiede cinque!


       Il simbolismo della Doppia Tet da solo riempirebbe le pagine di vari libri. Qui basti considerare il suo valore numerico complessivo: 9 + 9 = 18, che in ebraico è il famoso CHAI, "VIVO", Cheit - Yod, 8 + 10. Come sanno gli studenti della Cabalà Yerushalmita (quella appresa a Gerusalemme), Cheit può significare uno steccato, una divisione. E' una barriera che vuole tenere lontano il peccato, e lo fa con la paura. "Paura" si dice chitat   e  “peccato” chet.  Per “peccato” si colga soprattutto l’etimologia pura e semplice del “mancare il bersaglio”, oltre alle complesse implicazioni di natura etica e psicologica (tipo gravi errori di comportamenti coi loro sensi di colpa ed affini).


        Quindi, la Cheit di Chai è uno steccato che protegge la Yod, il piccolo punto che custodisce il Seme Divino in ciascuno di noi. Infatti Yod è l’iniziale di Yod Hey Vav Hey, il Tetragramma, il più importante Nome di D-o. Tutti ci ricorderemo come il principale dei compiti umani consista nel trovare questo seme in ciascuno di noi, e nel farlo crescere,

realizzando così il progetto della

“Immagine-somiglianza con D-o”.

         Ecco che Chai, “vivo”, è la dinamica tra il seme e ciò che lo difende, ma che contemporaneamente lo divide dal resto. Ecco perchè il Metatron è il Principe del Volto. Egli è capace di mostrare entrambi gli aspetti di ogni situazione:

oneg-nega e nega-oneg, piacere-piaga e piaga-piacere.



 
           Il Principe del Volto possiede le chiavi del capovolgimento Piaga - Piacere.

           Come tutti i veri grandi Maestri, il Principe del Volto insegna cantando e pregando. Come tutti i veri Terapeuti, il Principe del Volto, al momento giusto propone un rimedio ancora più efficace del “tempo”: è  la  Non Conoscenza


“lo yadati nafshì” = “anima mia non sapevo”   (Cantico 6, 12)


        La Non Conoscenza è la RADLA (Resha de lo Yada), l’Estremità Inconoscibile, il più alto livello della Corona – Keter. E' il percorso che Lei (uno dei due volti del Principe del Volto) invita Lui (l’altro Volto) a seguire quando gli dice:


“fuggi … sui monti degli aromi”   (Cantico 8, 14)


       Grande ed inimitabile Maestro, il Principe Superno, è il custode delle chiavi dei Sette Palazzi! Sa come guidare la persona convalescente a fidarsi ed ad affidarsi. Egli sa come ampliare la medicina del Tempo verso quella della Consapevolezza in espansione, in verticalizzazione, pur nella sua imprevedibilità inconoscibile!

                                             Fidati ed Affidati!

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