I QUATTRO CAMPI MORFOGENETICI DELLA GUARIGIONE
Il Campo unificato della Guarigione
Unified Morphogenetic Healing Field (UMHF)
La mistica ebraica aiuta la guarigione.
La migliore delle condizioni possibili per ottenere la guarigione è rappresentata dal seguente disegno:
È il campo unificato che i fisici cercano nella creazione. Esso è già presente nel mondo dello Spirito. Nel nostro disegno, al centro c’è l’essere umano, intorno al quale ci sono i quattro più importanti campi morfogenetici della realtà (vedi nota conclusiva). Quando vengono dedicati alle quattro esperienze qui spiegate, si ha l’ UMHF® (Unified Morphogenetic Healing Field®). Nell’ambito delle iniziative della nostra Scuola, annunciamo una serie di corsi e di incontri rivolti a fare nostra l’azione taumaturgica del Campo Morfogenetico Unificato, che è la sommatoria dei seguenti quattro campi di guarigione:
Amore, Conoscenza, Preghiera, Meditazione.
Meditazione: Camminiamo verso il silenzio e la pace interiore guidati dalle ventidue lettere dell’Alef Beit, dai Nomi di D-o e dalle vibrazioni degli Angeli.
Preghiera: Innalzare l’emotività, la passione, le inconstanze dei sentimenti, tramite la preghiera, il canto e la danza. Al centro, ci sono i Salmi di re Davide, frutto di un’anima universale, che ha attraversato tutte le dimensioni del possibile: dall’altezza della felicità in D-o all’abisso del dolore più sconvolgente. Tutto è guaribile, tutto è trasformabile. L’altra grande preghiera che da sempre condensa il viaggio dal malessere al benessere: L’Ana be Coakh. E’ forse il più riuscito “addolcimento del Giudizio, Ghevurà, la Forza capace di generare, ma anche di consumare e distruggere.
Amore: Il matrimonio tra l’Amore divino e l’Amore umano può guarire corpo e anima insieme. Il Cantico dei Cantici è la “medicina universale”. Operiamo l’innalzamento e la trasformazione di ogni esperienza d’amore, fisico, sentimentale e spirituale, alla luce della via dell’amore Sufi, insegnataci dal re Salomone e da Rumi.
Conoscenza: per rendere l’Intelletto capace di guarire, entreremo nel Pardes della Torà, e ci affideremo alle onde delle lettere ebraiche e delle loro permutazioni, per arrivare al cuore degli insegnamenti biblici. Il Pardes è la somma dei quattro livelli interpretativi della Sacra Scrittura. Senza ciò, non potremo uscire dalla conoscenza del bene e del male.
Già uno solo di questi quattro campi può portare la guarigione., perciò immaginiamoci la loro potenza quando operano all’unisono. Sotto l’azione combinata di questi quattro campi energetici, ogni cammino terapeutico trova il suo compimento in una Guarigione Completa. Nella lingua ebraica, quando si augura a qualcuno di guarire, gli si dice: “Refuà Shleimà”, “guarigione completa”. Non basta, quindi, la scomparsa dei sintomi, od il guarire del solo organo che soffriva. Ogni disturbo alla salute è un segnale che qualcosa di più grande sta avvenendo o dovrebbe avvenire, ma non è accolto e compreso. “Guarigione Completa” significa che si arriva alla radice del problema, lo si comprende, discioglie, assolve, risolve. Anima e corpo, insieme, si affacciano ad una nuova vita.
Chi ha scoperto il campo unificato di Amore Conoscenza Preghiera e Meditazione?
Nell’antica Israele di duemila anni fa, esistevano delle piccole comunità di ebrei molto particolari: gli Esseni. Grandi conoscitori della sapienza cabalistica, vivevano in comunità organizzate secondo regole decisamente ascetiche. Il loro fine era di trasformare in capacità di guarire i poteri spirituali che quel sistema di vita dava loro. Erano dei Terapeuti. Quale forma più tangibile ed elevata può prendere l’amore unito alla conoscenza se non guarire il malato e il sofferente?
Oggi, l’antica saggezza della mistica ebraica sta rivelandosi e diffondendosi. Il suo incontro con la scienza e l’umanesimo è quanto mai fertile. Da vent’anni in Italia, la scuola Chokhmat Emet, Sapienza della Verità, prosegue in questa direzione. Un grande balzo di qualità ci attende. Nasce dal rivolgere tutto il sapere cabalistico verso la salute fisica e psichica, verso la Guarigione dell’essere umano. Ecco chi sono i Nuovi Esseni. Per “Nuovi Esseni” non intendiamo un gruppo specifico in sé, ma piuttosto la vocazione e capacità, la fede e la conoscenza necessarie per dirigere volontà, pensiero, sentimento ed azione verso un benessere vero e durevole, il più possibile allargato.
Gli antichi Esseni guarivano con la Luce del campo elettromagnetico, fotoni ed elettroni. I Nuovi Esseni accedono alla potenza atonica dei gluoni, le incredibili forze che tengono insieme i nuclei atomici. Ecco la Nuova Guarigione.
L’entrare a far parte di questa categoria di persone non è riservata ai soli ebrei. Tuttavia, una iniziazione alla Cabalà è importante, perfino necessaria. Infatti ,era proprio la Cabalà che guidava il cuore dell’esperienza essenica del passato. In poche parole, la Cabalà degli Esseni è la scienza sacra dei codici segreti della Sacra Scrittura, rivolta alla guarigione dell’anima e del corpo.
Gli antichi Esseni erano dei cabalisti, i Nuovi Esseni sono dei cabalisti. Conoscevano ed agivano, cioè, secondo il significato segreto della Sacra Scrittura. Gesù, che nei Vangeli opera un grande numero di guarigioni miracolose, era certamente stato alla scuola degli Esseni, ed era, indubbiamente, un cabalista. Egli guariva pregando e meditando sul codice del Nome di Dio.
Nelle traduzioni, che prendono in considerazione solo l’aspetto letterale ed esterno dei testi, quel Nome viene tradotto Abba, Padre. Dietro il nome Abba c’è tutto un sacro universo che può venire riassunto in un solo numero: 72. Oltre il valore numerico della parola Chesed, “grazia o amore incondizionato”, 72 è l’insieme del più elevato di tutti i Nomi Divini.
D-o non è solo Padre, bensì anche Madre, Ima. Tra i numeri che caratterizzano la Madre ci sono il 63 e il 42. 63 è il valore di navi, “profeta”. I nuovi Esseni sono i profeti della nascente età messianica, l’eone nel quale compiremo il balzo di qualità verso la rivelazione della parte Divina nascosta in noi. Il numero 42 sono le lettere del Nome con quale D-o crea il mondo. Le troviamo tutte ricamate insieme nella preghiera Ana be Coakh.
Nota. Il termine “campo morfogenetico” è stato coniato dal biologo britannico Rupert Sheldrake. In breve, è un campo d’informazione, solo in parte riconosciuto dalla scienza ufficiale, che permette ad un sistema o ad una struttura, semplice o complessa, di crescere secondo determinate forme piuttosto che altre. Si noti come questo campo sia, contemporaneamente, sia esterno che interno alla struttura. È come se l’avvolgesse e la penetrasse allo stesso tempo. Esso opera all’unisono coi depositi interni di informazioni, come gli assi di simmetria di un cristallo o i codici genetici delle strutture organiche, ma è già esistente ed attivo prima ancora del loro inizio. Nella Cabalà, questo fenomeno è noto come Luce Avvolgente (Or maqif) e Luce Interiore (Or pnimi
Esperienze.
Stiamo svolgendo questo seminario in varie parti d’Italia, con ottimi risultati. La partecipazione e la condivisione dei presenti sono davvero confortanti. Pubblicheremo di volta in volta le condivisioni, scritti o poesie da loro composti. Eccone una, sono delle brevi poesie dei partecipanti al corso organizzato dalla Mediterranee quest’anno :
studiando il campo unificato dell’amore, è stato loro chiesto di descriverne i due conini principali, quello superiore
Amerai il Signore tuo Dio,
e quello inferiore
Amerai il prossimo tuo come te stesso