BOTZINA
Il desiderio di una qualche luce, fosse pure una sola scintilla
Botzina significa “scintilla abbagliante e dura”. Tuttavia l’intensità suprema della sua luce dura solo pochi istanti. È un flash intenso, che scava e modella la realtà circostante (“incide incisioni”, secondo l'immagine dataci dallo Zohar, che è la fonte di tale espressione). È come una specie di raggio laser ad intermittenza, potentissimo, che dove arriva lascia il segno, scava ed opera. La si potrebbe visualizzare anche come la luce di un faro, che si può muovere però in ogni direzione, e non solo lungo il piano orizzontale, e che gira senza una frequenza nota, potendo apparire e scomparire senza prevedibilità. I suoi flash di luce, oltre il potere creativo di modificare la realtà, affascinano gli osservatori.
Chi la vuole contemplare, o semplicemente rivedere, può farlo solo se riesce a trasformare il ritmo del tempo nel quale vive. Sappiamo dalla teoria ristretta della relatività di Einstein, secondo la quale il tempo si allarga e si restringe, in certe condizioni. Se si vuole cogliere il lampo di Botzina, basta il tempo comune. Ma se si vuole che la luce duri per illuminare la realtà nella quale ci si muove, è indispensabile imparare a dilatare il tempo. È indispensabile adattarsi ai ritmi dell’imprevedibilità, superare incertezze e paure, sia del buio che della troppa luce. Così facendo, come testimonia in seguito lo Zohar, Botzina diventerà “candela” e botzina qadisha, la “santa candela”, è un appellativo dello stesso autore dello Zohar: il grande maestro Rabbi Shimon bar Yochai.
Forse, più poeticamente, si potrebbe dire di Botzina:
Il buio dello spazio interstellare.. buio fitto, buio pesto..
Il desiderio di una qualche luce, di una sola scintilla..
Ed eccola comparire! Un flash che al momento sembra infinito.. il tempo non conta più, la luce arriva a fiotti, scalda, nutre, mostra la via, le immagini, se stessi..
E’ la scintilla dell’origine, il cromosoma dal quale è nata la creazione.
Oppure..
“è solo il flash del big bang..
Passa.. è solo un lampo, botzina.. una scintilla.. e poi proviene da kardenuta, il “luogo dell’inimicizia radicata”. Eppure manda luce.. delle gocce di luce altamente compresse, in poco c’è il tanto.. in così poco vuole entrare il così tanto.
Ecco perché il buio prima e il buio dopo, per fargli spazio, per fargli da recipiente, a quella scintilla così intensa luce intermittente, candela buia, radice divina della Forza..
Botzina ha a che fare col massimo della forza, ma come la si riceve? Ogni movimento, ogni qualità, arrivato all’estremo, si capovolge sempre nel proprio opposto. Uno dei modi è perciò vivere il massimo della debolezza, ed avere il coraggio di mostrarla. In quel momento arriva Botzina, la forza che viene ad insegnare che Forza non è distruzione o rabbia, bensì accettazione della sfida.
..l’espansione della consapevolezza, della luce sul buio, è quell’attimo di illuminazione che ti consente di sentirti e vederti al di là del possibile noto, che illumina per una frazione di secondo il mistero e tutto rende eterno quella scintilla di luce che richiede respiro per potersi espandere sempre più nello spazio e nel tempo. E, non ultimo, tra i frutti del respiro della sua espansione c’è niente meno la venuta-ritorno del Messia. Più semplicemente, i flash luminosi che colpiscono e stimolano la consapevolezza, sono indispensabili affinchè il Messia possa vedersi e riconoscersi tale da sempre Lui è, eterno presente di salvezza in divenire ma lo si deve scoprire, lo si deve volere.
…il Messia è già qui, in noi, intorno a noi riscoprire, espandere in noi la luce della consapevolezza per poterlo sempre più conoscere, riconoscere, vedere, sentire ecco il segreto della scintilla intermittente, che a tanti sembra buia, e ad altri, troppo accecante.
.. affinchè il bagliore di un istante non venga divorato dal buio, c’è la necessità di uno sguardo, c’è bisogno di essere visto, ciò lo rende reale e solo allora la sua luce può iniziare veramente ad illuminare…
…ad ognuno di noi il cielo stellato regala scintille di luce, chiudere gli occhi per non vedere, diventa una scelta, un’applicazione del libero arbitrio per questo forse la parabola che ci dice state svegli perché non sapete a che ora il padrone di casa arriverà, più che un ammonimento giudicante, vuole essere un sospingerci a rimanere vigili, a non chiudere i nostri occhi, per poter accogliere i doni di Dio…
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Botzina è il segreto della trasformazione della rabbia. È noto che la rabbia nel mondo emette un raggio improvviso di energia scura, un vento malvagio che in realtà è una risorsa naturale, che può venire canalizzata in opere di crescita e di trasformazione. Nel libro dello Zohar (Splendore) queste luci scure si chiamano “botzina de qardenuta”, duri e compressi pacchetti di luce oscura, emessi ad intermittenza, con pulsazioni a frequenza a volte regolare, altre volte meno.
“la sopravvivenza ha richiesto il perfezionarsi della capacità di trasformare le luci intensamente concentrate che si spargono come schegge dall’esplodere della rabbia. È necessario digerire queste capsule, estrarne i loro nutrienti, e trasformare il loro desiderio di morte nel succo della vita”