COME LEGGERE LA BIBBIA


Articolo aggiuntivo

Nel dare al nostro corso il nome “Bibbia in multi-dimensione” non ci siamo rivolti a qualche neologismo di moda oggi. Stiamo invece usando un linguaggio di precisione scientifica. Dalla lettura e dallo studio traiamo delle conoscenze a vasto raggio, 
utili ed applicabili anche nella vita pratica.

La Bibbia parla un linguaggio fatto simultaneamente da almeno quattro livelli espressivi diversi. Quattro lingue in una.

Solo il primo di quei livelli è percepibile durante una semplice lettura o ascolto.

Il secondo si attiva quando ci sintonizziamo con le emozioni dei personaggi e quelle delle situazioni. 
Per fare ciò è importante sapere anche qualche antica leggenda su quello che succede. Ecco il Midrash, le leggende degli ebrei.
A tale riguardo, consigliamo la lettura e la consulazione frequente di questo testo, in italiano, di Riccardo Pacifici, ottenibile gratuitamente qui:    
http://www.archivio-torah.it/ebooks/midrashim.pdf

 
Il terzo livello è quando ci si prende un impegno intellettuale.

Si vuole saperne di più dalla Bibbia, e ci si mette davvero a studiarla. Se questa ricerca è fatta coi sistemi delle moderne scuole aristoteliche
e platoniche, cioè come si studiava a scuola, arricchisce solo alcune aree della consapevolezza, e ne lascia altre vuote. 

Così la persona interessata prima o poi cessa il contatto, si sente saturo o le cambiano gli interessi.

Il piacere che le Sacre Scritture promettono col risveglio della quarta dimensione, richiede una modalità diversa di rapportarsi con tutto ciò. 

Il quarto livello, è il Segreto. 

Uno dei modi più facili per spiegare il quarto livello è pensare alla Bibbia come un'opera in 4D. E' immergersi nella dimensione "Tempo"
e scorrere avanti indietro in essa, adagio o veloce. 
In 4D i personaggi sono tangibili e reali, e diventano perfino interattivi. Si può dialogare con loro.

Noi diventiamo presenti alle situazioni lette o studiate. Possiamo comunicare, interagire o anche cambiare le dinamiche di certi eventi. 

Dovremo imparare un po’ di Cabalà, perché essa è il pilastro della quarta dimensione, grazie suo alfabeto e al suo sistema numerico.

È con questo linguaggio che Adam comunica con Adam Qadmon.
Entrami vorrebbero comunicare con noi col loro speciale linguaggio.

Se teniamo il cuore aperto, i due Adam possono parlarci nei linguaggi che noi già sappiamo. 
Eppure ci dicono che sarà una gran cosa se saremo noi ad imparare il loro linguaggio,

 così più ricco, veritiero, completo.
Immaginate di stare vedendo il momento nel quale la Parola, il Suono dello Spirito di Dio, 

creano e generano le creature del mondo, noi compresi. 

Studiare la Bibbia in multi-dimensione fa si che quello che si chiama “il dono della Torà",
la “ricezione della Torà”, diventi un ongoing process,

iniziato più di 3300 anni fa con Mosè sul Sinai ma in continua crescita ed evoluzione.
In realtà, in modo ancora nascosto, 
il dono della Torà era già iniziato con Adamo ed Eva,
ed è continuato con Noè, Abramo e Sara, ed ogni generazione successiva sta dando la sua parte.

Parlando della redenzione finale in Isaia c'è scritto: “a suo tempo l’affretterò.
Ecco l'accellerazione che molti di noi sentono ne
l “fluire del tempo” verso il 4D.
Ecco il perché la Cabalà sta generando così tanto interesse ed attenzione in tante persone. 
Questo è “l'affrettarsi della redenzione”.

Parte della redenzione è scoprire la parte nascosta della Bibbia.

Ricordiamo, ed è valido per tutte le sacre scritture del mondo, ci sono quattro livelli interpretativi nella Bibbia,
quattro componenti, una per ogni dimensione dello spazio-tempo. 

Ancora più bello è lo scoprile tutte e quattro insieme.

Esiste un quinto livello di interpretazione biblica, del quale potremo parlare solo alla giusta occasione. 
Anch’esso si chiama “semplice”, come il primo, ma si tratta di una semplicità di diversa natura ontologica.
Certamente tra i partecipanti ci sono persone che ne hanno già fatto esperienza diretta.


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