Seminario Estivo 2012

"sicuramente c’è uno Spirito nell’essere umano, e l’anima dell’Onnipotente fa si che comprendano".
Giobbe 32, 8

"Io effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio Spirito."
Gioele 3,1-2

Le profezie sono chiare: stiamo andando a tappe spedite verso una nuova epoca, caratterizzata da un grande aumento di consapevolezza. Da un lato c’è la crisi di valori che accompagna ogni periodo di decadenza, come quello attuale, ma dall’altra parte ciò comporta il formarsi di una nuova coscienza sia individuale che collettiva, un risveglio, che si contrappone allo stato di in-coscienza esistente, corrotto o addormentato. La dove esiste, la crescita in consapevolezza non riguarda i soli campi culturali, scientifici ed economici, ma soprattutto si manifesta nell’area della ricchezza spirituale di ognuno di noi. Nel linguaggio biblico, questa consapevolezza è chiamata RUACH, “Spirito”. Per essere vera, questa crescita, deve corrispondere all’ampliarsi della tolleranza del carattere, delle vedute, al percepire i punti di contatto con gli altri essere umani, con le religioni o le dottrine spirituali da loro professate. La storia ha dimostrato come gli integralismi o le semplici discriminazioni contro membri di altre fedi, abbiano solo prodotto sofferenze e tragedie di ogni tipo.

I Profeti dell’antica Israele, Isaia, Geremia, Ezechiele, Gioele, Zaccaria, hanno ricevuto il dono di una visione di pace e riconciliazione tra le genti. È venuto il momento di concretizzare quelle visioni, e di attualizzare il messaggio d’amore dei grandi Maestri, anche successivi. L’effusione dello Spirito non è un privilegio per pochi eletti, ma un fenomeno che si espande ed estende a “figli e figlie, servi e serve”, “vecchi e giovani insieme”.

Ma come fare? Un grande maestro dell’area cristiana, padre Bede Griffiths, presso il quale Nadav Hadar ebbe la fortuna di studiare per un intero anno in India, soleva dire che l’incontro tra tradizioni religiose diverse può essere sincero e fertile solo se avviene nell’area delle esperienze mistiche di ognuna di loro. È perciò necessario aprire cuori ed intelletti alle dimensioni proprie della Mistica, se vogliamo costruire dei veri ponti di comprensione e tolleranza verso gli altri.

Un messaggio analogo lo dà lo Zohar, il testo principale della mistica ebraica, che afferma che la Redenzione finale verrà per merito dello studio dei significati segreti della Scrittura.

Zohar, sezione Nasso: “Tramite lo studio dello Zohar la redenzione finale verrà tramite la Misericordia e tramite la sofferenza”. Grazie al fatto che alla fine dei giorni Israele avrà un assaggio del libro dell’Albero della Vita, che è il libro dello Splendore, avranno il merito di lasciare l’esilio in un modo di Compassione (e non tramite prove durissime e penose).

Un mistico cristiano medioevale, Gioacchino da Fiore, aveva compreso la storia umana come costituita da tre grandi epoche: del Padre, del Figlio e dello Spirito. Aveva annunciato che nell’età dello Spirito, che lui sosteneva essere già iniziata, Ebrei e Gentili si sarebbero ricongiunti per formare un solo gregge. Gioacchino fu un esempio unico di tolleranza e rispetto verso gli ebrei, in un periodo nel quale i teologi cristiani scagliavano ogni tipo di accusa contro il popolo dei giudei.

Programma del seminario, che si è svolto nell'agosto del 2012

Primo giorno
Ci siamo accostati ai versi biblici più importanti che riguardano lo Spirito, Ruach, e lo Spirito Santo: Ruach ha-qodesh. In questa parte, grazie agli strumenti offertici dalle lettere ebraiche, dalle permutazioni, dall’osservazione delle loro forme e radici, dai loro valori numerici, abbiamo fatto esperienza diretta dello stato di attivazione dei tre Intelletti, tipico della Cabalà.

Abbiamo lavorato con la comprensione delle parole chiave del nostro seminario comprendendole come cammini compositi sui Canali dell’Albero della Vita.

Secondo giorno
Acharit ha-Yamim, “il dopo dei tempi”. Quali sono i segni che testimoniano dell’avvicinarsi dell’epoca del Grande Balzo? Troveremo precisi riferimenti a ciò sia nei libri dei profeti d’Israele che nel Talmud che nel Nuovo Testamento. “le impronte del Messia” (ikavta de meshikha). “Be ità achishena” “a suo tempo l’affretterò” (Isaia 60, 22). È possibile affrettare l’arrivo della grande era finale? Oppure è più saggio attenderla senza fretta?

Abbiamo letto un racconto di Rabbi Nachman: "Il ricco mercante e il povero".

Abbiamo contestualizzato il periodo storico in cui hanno vissuto i profeti rispetto a quello attuale. Ci siamo posti delle domande provocatorie, su cui riflettere:

Perchè i profeti non sono stati compresi?

Conviene oggi essere profeta?

Dov’è la voce di D-o che dovrebbe darci ispirazione e guida?

Terzo giorno
Come prepararsi al Grande Balzo? Dalag, Dalet – Lamed – Ghimel, “balzare in ebraico, ho le stesse lettere di Gadal, “crescere”. Quali sono le difese da preparare per far fronte alle grandi prove apocalittiche che la grande maggioranza dei maestri e dei testi prevedono per questo periodo? Abbiamo approfondito il segreto dell’Arca di Noè, del Tabernacolo nel Deserto, della Gerusalemme celeste come mandala di protezione, dei “maghen”, “scudi”, le protezioni spirituali proposte dalla Cabalà. Sono tre: scudo di Abramo, ad otto punte, Scudo di Davide, a sei punte, e scudo di Salomone, a cinque punte. In questa parte del seminario abbiamo fornito tutta una serie di istruzioni pratiche per prepararci sia interiormente che esteriormente ad ogni eventualità e novità che l’Età dello Spirito porta con sè.

Il seminario si è svolto a San Pancrazio, Visitate il sito http://www.spancrazio.it/ per vedere il luogo ed seminario ed intuire l’accoglienza che ci è stata data.

 

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